1971: “L’aeroporto a Terni si farà”, e infatti…

L’aviosuperficie di Terni

L’aeroporto a Terni. Sembrava fatta. Era il 15 giugno 1971 quando il consiglio comunale ternano alla quasi unanimità (ci fu il voto contrario del Movimento Sociale) approvò un documento di appoggio ad una deliberazione del consiglio regionale. In verità la Regione si era già espressa a favore dell’aeroporto di Sant’Egidio decidendo di farne – più o meno – l’aeroporto dell’Umbria. Ma poi, per arginare le proteste e non poche pomeliche che arrivavano dal Sud della regione, corresse il tiro sostenendo che sì, Terni ed il Ternano potevano sembrare dimenticati, quella decisione era limitata a causa della legge nazionale vigente che parlava di “promozione” di strutture aeroportuali già esistenti. Però, aggiungeva il consiglio regionale, quella decisione non esaurisce la problematiche del trasporto aereo in Umbria e perciò si impegnò “la Giunta coerentemente con la politica di assetto del territorio perseguito dal programma regionale” a presisporre uno studio “inteso ad individuare e a formulare proposte per soddisfare le suddette esigenze, con particolare riguardo a quelle della Conca Ternana”.

Insomma facendo propria questa parte del documento regionale, il consiglio comunale di Terni si allineava alle decisioni già assunte, anche se l’argomento era stato – appunto – oggetto di polemiche messe spesso a tacere. Da qui il voto contrario del Msi, che non ci stava a far proprie le promesse disponibilità regionali.

Com’è andata a finire è sotto gli occhi di tutti. L’aeroporto regionale è quello di Sant’Egidio (nel frattempo rinominato in “aeroporto San Francesco”) e Terni si è contentata di un’aviosuperficie.