Aereo precipita e sfiora i bambini della colonia di Piediluco

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I bambini sulla terrazza della colonia di Piediluco se la cavarono con una grande paura. Era la mattina del 23 luglio 1958, quando videro un aereo che, perdendo quota, puntava verso di loro. Il pilota, il sottotenente dell’Aviazione leggera dell’Esercito Angelo Campanella di Viterbo, riuscì però a “tenere” il velivolo evitando l’impatto per pochi metri. L’ala destra, però, tranciò i fili di una linea elettrica ed il sottotenente Campanella dovette far appello a tutte le proprie risorse, riuscendo a compiere un atterraggio di fortuna in una radura vicino al lago.

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Panoramica di Piediluco: in basso la colonia

L’aereo era un Piper L-18, un biposto da ricognizione dell’aeronautica militare. Faceva parte di una pattuglia di otto aerei decollati dall’aeroporto di Rieti per un volo di addestramento. Avvicinandosi a Piediluco il velivolo ha cominciato a perdere quota, per qualche contrattempo di natura tecnica.

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Un  aereo Piper simile a quello che causò attimi di terrore a Piediluco

Nell’atterraggio di fortuna il mezzo ha riportato numerosi danni, ma il pilota è rimasto illeso. Per lui solo attimi di terrore specie quando ha visto avvicinarsi rapidamente il fabbricato della colonia, che sorge su un’altura in riva al lago e i bambini che stavano sulla grande terrazza.