A Terni “De Filis on air”: fare radio diventa uno strumento didattico

radio scuola de filis

La “De Filis” potenzia la propria radio di Istituto, attiva da oltre quattro anni, investendo su professionalità, formazione e prodotti digitali realizzati dagli studenti. Prima realtà umbra a puntare sulla radio di Istituto, la scuola “De Filis”di Terni, a partire da questo anno scolastico, ha ulteriormente ampliato il progetto “De Filis on-air”, legandolo strettamente alla propria opera formativa, incentrata sulle tecnologie digitali come strumento didattico e inclusivo.

Gli studenti coinvolti, oltre alle riunioni di redazione settimanali e alla progettazione e realizzazione di servizi sull’attualità scolastica e su tematiche di interesse globale, potranno infatti beneficiare di incontri con esperti del settore grazie al programma “Radio che passione”. Primo appuntamento sarà con l’avvocato Massimo Minciarelli, giornalista ed esperto radio-televisivo, che incontrerà le giovani voci della “De Filis on-air” per raccontare loro del mondo della radio e spiegarne funzionamenti e linguaggio, con un appuntamento sui “Primi approcci agli strumenti radiofonici”.

Altri incontri, nel corso dell’anno scolastico, porteranno gli studenti a familiarizzarsi con il linguaggio giornalistico e con gli strumenti di registrazione e di messa in onda, per una conoscenza e competenza globale del mezzo. “La nostra radio non è mai fine a se stessa” – spiegano i docenti responsabili del progetto – “ma cerchiamo sempre che ogni attività sia correlata alla didattica di ogni giorno. Questo avviene non solo con i nostri servizi, con la diretta o la registrazione di rubriche, ma soprattutto attraverso il lavoro sul linguaggio e d’équipe, che fa crescere i nostri ragazzi a livello espressivo e sociale”.

Prima la radio come strumento di crescita, quindi come prodotto. “In un certo senso è così. Ha poco senso realizzare un palinsesto se non lo si è discusso, progettato e programmato prima, insieme, mettendo le differenti idee a confronto e trovando una sintesi. Così come ha poco valore registrare un prodotto radiofonico senza prima aver compreso il linguaggio particolare del mezzo e aver lavorato, ad esempio, sulla dizione. Una abilità che i ragazzi si ritrovano poi nella vita di tutti i giorni, soprattutto scolastica, basti pensare alla qualità dell’espressione orale che si può acquisire lavorando con un microfono davanti e dovendo essere chiari, incisivi e puntuali nel parlare”.

L’intervento dei docenti, in tutto questo, risulta fondamentale “come facilitatori, come stimolo alla discussione e alle idee. Preferiamo che siano i ragazzi a elaborare un testo radiofonico o a definire l’idea di una rubrica o di un programma, piuttosto che proporne uno apparentemente più professionale, ma di scarso valore didattico. Vogliamo creare un ambiente positivo e non guidato dall’alto, e gli studenti hanno sempre risposto in questi quattro anni con entusiasmo, chiedono di poter partecipare, portano idee e si mettono in gioco, con risultati spesso sorprendenti per qualità e taglio nella lettura degli argomenti”.

Un palinsesto stabile in diretta e registrato, che non pretende di coprire un’estensione temporale eccessiva, ma un tempo di qualità e non riempitivo o ripetitivo, e che a partire dal 2020 presenterà una serie di prodotti digitali in corso di progettazione e di prossima presentazione, realizzati dagli studenti a complemento di altri progetti dell’Istituto, che saranno disponibili sul canale on-line di trasmissione e sul sito scolastico.

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