A-SOCIAL/Il vento, l’Umbria verde, i funghi e le medicine

Foligno vento

-Il vento forte lunedì scorso ha buttato giù i rami di diversi alberi a Perugia, Bastia, Foligno, Assisi. Se le rispettive amministrazione comunali volessero risolvere il problema alla radice, ricordino questo indirizzo: Comune di Terni, assessore Sacciofà. Il risultato è garantito, una bella motosega e via… Te la dò io l’Umbria Verde!

-È tempo di andare a funghi, ma i boschi sono affollati di gente che non sa che fare e preferisce non farsi vedere troppo in giro. Sembra che abbiano tutti quanti in tasca la tessera del Pd. Nel qual caso si spiegherebbe il perché delle liti e degli svocii che squarciano il silenzio dei boschi: “No, il posto è mio”. “No l’ho vi-sto prima io”. “E io che so’ passato qui l’altro ieri, allora?”. E via cianciando.

-Finalmente. Sarà perché si tratta di farmacie, ma si comincia a pensare che se una cosa non va si può anche curare?Perché l’avvio della nuova amministrazione ternana è stato più o meno questo: che stai a riparare, a mnutenere, a rammodernare, a rendere efficiente: zac, una sforbiciata (o una motosegata) e non ne parla più. Accade, adesso, che sulle farmacie comunali ci hanno ripensato. C’è chi voleva strapazzarle via con una rullata… Ma ora sembra l’abbia avuta vinta – tra un bicchiere di camomilla e l’altro – chi sostiene che la gestione delle farmacie comunali può anche diventare efficiente. Non può buttare via tutto, anche ciò che, se ben gestito, potrebbe portare qualcosa nella casse asciutte del Comune. Siccome “quelli di prima” non le hanno vendute, le farmacie, c’è chi, tanto per rivalsa rancorosa, le cancellerebbe, lasciando magari solo un mozzicone di muro. Come cancellerebbe via Di Vittorio, corso del Popolo, via Carlo Marx. “Quelli di prima” non hanno dato risposte pronte, per questo sono stati invitati ad andarsene dagli elettori. Ma non perché a sostituirli arrivasse Attila Sacciofà.

-Primi commenti alla decisione della giunta sulle farmacie. Il Presidente del Consiglio comunale Ferranti (Forza Italia) ha affermato: “Esprimo soddisfazione per una scelta responsabile e seria”. “La delibera è impugnabile” ha detto De Luca (M5S).

-La lettera – A proposito di De Luca. Gli è arrivata un’altra lettera senza firma. Eccola: “Care Htomash, t’aggio ‘a dimanna’ ‘nu favore. M’hanno ditte che atterni ci fossero fabbriche di acciaierie. Ma ‘o veramende!!??. Pecché a scorse settimane aggio ‘ncuntrate certi brutti ceffi che stavano in sala d’aspetto facenne  ‘na gran discussione collusciere e dice che ciavevano un appuntamento cummé.  Vulessero parlà de ‘ste acciaierie ternane. Accussì aggio pensate che me vulessero cugliuna’.  Allora ie, quatte quatte, so’ passate ‘n punta ‘e piede e me songhe date… M’ha fatte ‘mpressiune una che m’ha fatta ‘na faccia brutta! …. Famme sape’. Ah, me scurdave: e grazzie guaglio’”.

A-Social è una rubrica settimanale curata da Giovanni Schicchi 
tratta dal periodico dell’Associazione “Berlinguer” di Terni, “Il Fermaglio”