A-SOCIAL/ “Sdraio tutto”

*Il consiglio comunale di Terni si riunisce troppo spesso. Ed è una spesa. Così quelli del gruppo Misto Federico Brizi e Valeria D’Avanzo hanno rimbrottato il presidente del consiglio comunale Francesco Maria Ferranti. Deve convocare meno riunioni, se non altro per risparmiare sugli straordinari del personale.
Il presidente Ferranti, tirando fuori un insospettato spirito da lavoratore, ha commentato: “Esprimo soddisfazione per una scelta responsabile e seria”. De Luca, 5S, ha subito replicato: “La delibera è impugnabile”.

*L’assessore Sacciofà ha diffuso un altro proclama in cui annuncia che ha sdraiato un muro. Bene. Bravo. Prima le piante, ora i muri: buttategli via la chiave della rimessa degli attrezzi e della ruspa, sennò Terni diventa il Sahara.

*La faccenda che a meno riunioni del consiglio corrisponderebbe una economizzazione delle spese, ha comunque messo una pulce nell’orecchio. Chi meglio del ministro dell’Economia può dire se è giusta o sbagliata? E così al Ministero è arrivata una lettera col timbro postale di Terni: “Caro Giggi, so’ T.H.O.M.A.S (così capisci che l’acca va dopo la T) e e devo da proporre una questione: se uno non riusinisce le assemblee, davvero si spende meno? Aspetto con anzia una tua riposta”.
Che è arrivata il giorno dopo (mo’ si che le poste arrivano in orario!). Era dentro una busta intestata al Ministero della Guerra, ma “della Guerra” era stato cancellato con un tratto di matita copiativa (quella che se la bagni con la saliva scrive come l’inchiostro), ma in stampatello con la dicitura: “Dell’Economia”.
“Caro Tohmas, mo aggio capito tutt’iccose: l’acqua va davanti a ‘o “ma” di mare pecché come m’hanno raccuntate l’acqua va sempre verso ‘o mare. P’o discors de l’economie t’aggio dimostrato che dove si può avimmo ‘a risparmia’. Ie presempie aggio truate ‘na buatta chiena ‘e buste vecchie e m’aggio ditt: l’aggio a ricicla’. Mo, o riparmie de l’assmblee me pare chiare. Pure picché: acché servono tutte ‘ste jacchiere quanno abbasta nu clic? E saluteme a Anzia, anghe se non la conoscio. Facite vuie. G.”

*Questi ternani viziosi che, spesso se anziani, se ne stanno davanti al caminetto, debbono tornare a fare una vita più consona ai giorni nostri. Anziano, hai o non hai il termosifone? E allora accendi il termosifone. Però solo “quando te lo dico io”, recitano i provvedimenti antismog del Comune di Terni. Se non ti basta attacca la stufa elettrica, ma attenzione: poco! Perché sennò gli inceneritori debbono funzionare a ritmi sostenuti e inquinano che manco a dirlo. Se proprio non ce la fai ancora a riscaldarti, beh, allora ti devi ricoverare, ma non all’ospedale, perché la spesa lievita. Ecco, casomai ci sarebbe il canile, così non continuiamo a spendere più per i cani che per i cristiani, inteso ovviamente come individui e non come credo religioso. (Musulmani o altri, in ogni caso, che se ne tornino a casa loro che lì fa già caldo di suo).

*Toc Toc: “Bussono a la porta Ersilia! Apri! Ma mettece tembu, che io intandu spegno lu focu, butto l’acqua su li tizzi de la bbrace e accenno lu sigaru. Cucì quelli che vengono a controlla’ lu camminu s’attaccono a lu tramve”.

Giovanni Schicchi

 

A-Social è una rubrica settimanale curata da Giovanni Schicchi
tratta dal periodico 
dell’Associazione “Berlinguer” di Terni, “Il Fermaglio”