2020, un anno difficile e l’impegno della San Vincenzo

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“C’è voglia di ripartenza, di relazioni, di solidarietà dopo la chiusura imposta dalla pandemia – sostiene Roberto Reale, da poco presidente della San Vincenzo di Terni -. La stessa voglia si nota nelle persone assistite e nella gente che interagisce con l’Associazione come abbiamo potuto constatare dal positivo risultato ottenuto nella recente raccolta organizzata per noi dai supermercati Coop. In realtà durante la pandemia la San Vincenzo non si è fermata, i volontari più anziani dalle loro case hanno tenuto i contatti con le famiglie assistite, i più giovani si sono riorganizzati per la distribuzione di beni e servizi nel rispetto delle nuove norme anti covid, dotandosi di tutti gli strumenti per la sanificazione dei locali e l’igiene delle persone”. 

Il presidente della San Vincenzo, Roberto Reale

I vincenziani di Terni hanno tenuto il primo incontro in presenza dopo un anno di riunioni on line, per un bilancio dell’attività svolta nel 2020 e per delineare i progetti futuri.

Nel 2020 sono stati elargiti aiuti per un totale di € 100.656,13, sono stati distribuiti 114.491 chilogrammi di generi alimentari ricevuti gratuitamente, in particolare attraverso il Banco Alimentare. Un anno difficile in cui c’è stato un aumento del 20% di persone che si sono presentate per la prima volta a chiedere aiuto, a causa della perdita del lavoro a seguito della pandemia. Sono stati distribuiti 6853 pacchi viveri e prodotti per igiene permettendo a 1706 persone di usufruirne di cui 543 italiani, 251 comunitari, 912 extracomunitari. Il 40% delle persone aiutate è stato raggiunto direttamente a casa (restando fuori la porta) attraverso le visite domiciliari, attività caratteristica dell’Associazione, le altre si sono recate direttamente alle sedi delle Conferenze, su appuntamento e nel rispetto delle norme per il contenimento del coronavirus. Nell’occasione del ricevimento del pacco le famiglie hanno avuto modo di manifestare il proprio disagio, economico e psicologico, e a chiedere aiuto per il pagamento delle spese necessarie per la gestione famigliare, per evitare sfratti o distacchi di utenze che avrebbero compromesso irrimediabilmente la loro situazione. Sono stati effettuati 572 pagamenti di utenze e spese relative alla gestione dell’abitazione. Sono stati ricevuti e distribuiti 19.859 pezzi di vestiario, il cui valore come prodotto usato può essere quantificato in € 124.719, distribuiti soprattutto attraverso l’Emporio Bimbi, realtà ormai consolidata e apprezzata anche oltre l’ambito cittadino che nell’anno trascorso ha dato assistenza a 325 bambini di 32 diverse nazionalità. Nel tempo della pandemia le situazioni già seguite si sono aggravate per la perdita di lavoro già precario e di opportunità di aiuto reciproco e mutuo soccorso tra le famiglie in difficoltà visto l’isolamento a cui sono state costrette.