Bombe su Amelia, uccise dodici ragazzine

Amelia chiesa di Santa Elisabetta. Tratta da"Amelia e l'Amerino", guida edita a cura del Gruppo di Ricerca Fotografica di Amelia
Amelia, le bombe, sganciate per un errore di puntamento, distrussero la chiesa di Santa Elisabetta e l’annesso istituto scolastico di Amelia

Il 25 gennaio 1944

gli aerei anglo-americani bombardarono Amelia. Fu l’unico bombardamento che la città subì nel corso della seconda guerra mondiale ed il bilancio fu pesante: dodici ragazzine rimasero uccise mentre cercavano di abbandonare la scuola, l’Istituto femminile delle Maestre Pie, per mettersi al riparo in una legnaia che si trovava in fondo al cortile. L’allarme, per la verità, era scattato in ritardo. I bombardamenti nell’area dell’amerino si susseguivano in stretta frequenza da quando, alla fine del 1943, gli alleati cercavano di tagliare la ritirata tedesca. Il loro obiettivo era costituito dai ponti sul fiume Tevere e dalla ferrovia, concentrando le loro azioni nell’area tra lo snodo ferroviario di Orte e la zona di Orvieto Scalo.
Ad Amelia, quindi, era ormai diventato familiare il rombo degli stormi di bombardieri, ma si confidava sl fatto che la città non aveva obiettivi sensibili. Chissà perché invece, in quella mattina gli angloamericani sganciarono il loro carico di esplosivo sul centro storico, colpendo in pieno la chiesa di Santa Elisabetta ed il vicino itituto scolastico. Forse ci fu un errore di puntamento o qualche altro imprevisto fattostà che un carico di bombe cadde proprio sulla scuola, Una di esse centrò l’atrio e non ci fui scampo per il gruppo di bambine che stava scendendo lungo le scale. Dodici di loro rimasero uccise, e con loro tre suore, un operaio che stava effettuando lavori di manutenzione e la direttrice della scuola, Jole Orsini.

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